Pavia (dANSA) – E' stato rilasciato dalla Procura Alberto
Stasi, il ventiquattrenne accusato
dell'omicidio di Chiara Poggi. La pm Rosa Muscio ha affermato che le indagini si sono concentrate su altre piste e si avvicinerebbero ad una nuova svolta. Voci insistenti darebbero per certa l'incriminazione della bicicletta del ex-fidanzato della giovane uccisa nella sua villetta a Garlasco il
13 agosto scorso. Nuovi rilievi della polizia scientifica e l'inconsistenza dell'alibi della sospettata avrebbero convinto le forze di polizia.

La notizia avrebbe già scatenato una serie di reazioni. Il leghista Calderoli ha annunciato una dimostrazione contro le piste ciclabili che "i sindaci – ha affermato – spinti dagli ecologisti, hanno disseminato su tutta la Padania, lasciando indifesi cittadini e discriminato gli automobilisti". Pronta la risposta dei comitati per la "Critical mass" che denunciano "una macchinazione delle lobby del petrolio". Da internet un comunicato di gruppi vicini agli "anarcodadaisti" si dice certo dell'innocenza della "compagna Graziella" e annunciano di entrare in "stato di agitazione" fino al suo completo proscioglimento.   Dura la reazione della Procura: "nessun estremismo può condizionare il nostro lavoro".